Come affrontare l’emergenza Coronavirus:

Era dicembre scorso quando comparve per la prima volta nella città di Wuhan un virus mai riscontrato prima. Il mondo scientifico lo classifica come un nuovo ceppo di coronavirus: il SARS-Cov-2, che nell’uomo è in grado di causare la malattia a cui viene dato il nome di COVID-19. Essa può manifestarsi con problemi respiratori, febbre e, nei casi più gravi, con polmonite, Sindrome Respiratoria Acuta Grave (Sars), insufficienza renale e persino morte (https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/).

Il virus inizia la sua diffusione in Cina fino ad arrivare in Europa a Gennaio 2020 e, alla fine del mese, giunge la notizia dei primi casi di COVID-19 anche in Italia. Nello stesso periodo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) dichiara questo nuovo coronavirus come una “emergenza sanitaria globale” (https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019).

I casi in Italia aumentano sempre più, tanto che vengono attivate le prime forti misure restrittive di contenimento della malattia, prima nel nord Italia e poi in tutta la Penisola: si passa dai primi Provvedimenti Ministeriali per gestire e contenere il Virus, fino ad arrivare alla chiusura di scuole, al decreto ministeriale #IoRestoaCasa che limita in modo molto ristretto gli spostamenti dei cittadini, e alla chiusura degli esercizi commerciali.
Nelle città si respira un’aria surreale: strade semi deserte, persone chiuse in casa, assalti ai supermercati da parte di persone nel panico.

Questo momento di emergenza globale ha un forte impatto sul benessere psicologico: il pericolo di essere contagiati, la necessità “forzata” di trascorrere quanto più tempo possibile a casa, le ripercussioni economiche delle limitazioni lavorative … tutto ciò può generare diversi vissuti emotivi e diverse problematiche, come ad esempio: ansia, stress, depressione, panico, trascuratezza e negazione di quanto sta succedendo, fobia sociale e agorafobia.
In questa situazione seria e nuova, è normale avere paura. Esiste un pericolo reale che non va sottovalutato e il vissuto della paura può aiutarci a mettere in atto tutti i comportamenti tesi a salvaguardare la nostra salute e quella delle persone che ci circondano.
È importante però che questo stato emotivo non si trasformi in panico, ansia o in comportamenti ossessivi tesi ad evitare la contaminazione. Tutto questo può generare sofferenza psicologica e non aiutare a mettere in atto azioni salutari efficaci.
È molto importante seguire le disposizioni ministeriali: negare il potenziale pericolo, credendo che la situazione non ci riguardi personalmente, è soltanto un meccanismo di difesa: è attuato inconsapevolmente per non dover gestire la paura del Coronavirus e il senso di impotenza vissuto di fronte alla diffusione del virus.

È un momento difficile e delicato per tutti, non bisogna sentirsi diversi e soli nell’affrontare questa esperienza. Tutti abbiamo delle risorse da poter mettere in campo ora!

LINK UTILI:
Nuovo Coronavirus: informazioni utili dal sito del Ministero della Salute 
(http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioFaqNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=228#11)

Ordine Nazionale degli Psicologi: vademecum psicologico Coronavirus per i cittadini
(https://www.psy.it/wp-content/uploads/2020/03/pieghevole-vademecum-coronavirus-CNOP-9-marzo.pdf)

Ritengo che, nell’attuale situazione di emergenza, la salute mentale sia un diritto di tutti. Per questo, nei mesi di Marzo ed Aprile 2020, offrirò gratuitamente 3 colloqui tramite Skype. Per informazioni e prenotazioni clicca qui.

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